martedì 8 luglio 2014

Rock Tips: Gli spot poco profondi

Per il primo capitolo di Rock Tips iniziamo a parlare della scelta dello spot. Iniziamo con gli spot poco profondi. Pescando in acqua bassa molti pescatori desistono e non danno fiducia a questi spot, forse perchè credono che in acqua bassa non ci sia pesce, forse perchè credono che in acqua bassa è più facile farsi scoprire, vediamolo insieme.

  1. Stagione: I momenti migliori per cercare predatori in acqua bassa è sicuramente l' inverno, durante le rare giornate di sole. L' acqua si scalderà prima e i predatori entreranno prima in attività. Iniziamo a pescare durante le ore centrali, quando il sole è alto
  2. Approcci: Scegliamo approcci che non vadano a creare troppo impatto, optiamo per jig-head molto leggere e artificiali minuti o comunque con pochi ''fronzoli'', rimaniamo il più leggeri possibili.
  3. Fili: Nei limiti del possibile, scegliamo filati il più sottili possibili. Pescando in acqua bassa molto spesso effettueremo un ''sight fishing'' ovvero una pesca a vista, percui potremmo anche controllare la ferrata, che dovrà essere sempre di polso, e il quantitativo di forza impiegata.
Come ultima cosa vorrei consigliarvi di insistere in questi spot, spesso riservano belle sorprese, come questo scorfano siculo, catturate in meno di una spanna d' acqua.
Alla prossima
Marco Gentili

venerdì 4 luglio 2014

I limiti esistono per essere superati

Questo diceva Tony Stark, mentre provava il primo prototipo di Iron Man. Parlando di RF di limiti ce ne potrebbero essere davvero tantissimi: la profondità raggiungibile, la distanza di lancio dovuto ai pesi esigui impiegati in questa tecnica....e dei pesci? Su quest' ultimo punto non sono d' accordo. Mi è capitato più volte, specie in Off-Shore, di avere a che fare con predatori, non proprio da Light Game, come le lampughe, pesce che adoro alla follia e che considero il più bello del mare.


Questo articolo, non vuole essere incentrato su una tecnica o su un pesce specifici, ma vuole essere un imput per tutti noi, in modo tale da sperimentare questo modo di pescare così avvincente e coinvolgente.
Questa bellissima lampuga è stata catturata cercando sugherelli e sgombri con un metal jig, ma dopo qualche lancio, dalla boa galleggiante che vedete alla mie spalle, è uscito questo fulmine che ha aggredito l' artificiale e mi ha fatto non poco patire con l' attrezzatura da Light.
Un' altra cattura ''over-limits'' che mi è capitata è stato questo bellissimo trigone, che purtroppo la foto non rende la sua grandezza, fate conto che quello che si vede è uno shad da 3 pollici. 
Queste due catture sono state ''eccezionali'' poichè non sono propriamente prede da rock, ma anche qui vediamo quanto una pesca, nata per pesci molto più piccoli e meno combattivi, può diventare un susseguirsi di emozioni e di sorprese.
Rock is The Way